IN MEMORIA DI GIOVANNI RATTI – attivalamemoria
GIORNO DELLA SUA RICORRENZA

23 settembre 2014


DONAZIONE DI

Paola Ratti


IL RICORDO

Dicono che oggi ti devo ricordare e quindi messa e tanti saluti e baci !

Ma una figlia il papà ce l’ha tatuato addosso sempre e per sempre, perché sei tu l’Uomo della mia vita, il vero principe azzurro, il mio Re Tritone. E allora non posso pensare a te come a un vuoto, come a una mancanza, al tuo piccolo posticino al cimitero, a una breve preghierina e anche quest’anno è andato. Io ogni momento penso a noi, a tutto il pieno, a tutto ciò che ha reso indimenticabile il tuo tempo e quello insieme. Alle tue scalate in montagna, alla fiaccolata la notte di capodanno sulla neve, ai tuoi viaggi per il mondo, alla tua e alla mia saint honorè e a chi rubava più bignè e si leccava le dita dolci di caramello, alla solita foto di compleanno con noi tue piccole donne, all’aria frescolina del trullo e ai miliardi di stelle guardate con il naso all’insù, alle frittelle di mele, agli gnocchetti e al sugo che così solo tu lo sapevi fare, alle camicie a quadroni di flanella, agli western e alle battute che mi precedevi tutte a memoria, alla formula uno che la domenica non si poteva toccare, all’Inter (che di calcio non ne capisco niente ma sono della tua squadra per tutta la vita), alla pesca in barca e io piccolina accanto nuda nuda ad aiutarti con le esche, al Giappone, ai chimono che mi hai regalato nei quali ancora mi avvolgo stretta, ai tuoi occhi azzurro cielo, alla forma delle tue unghie che è come la mia, agli abbracci infiniti … Ti ricordo perché mi hai insegnato che si può sbagliare nella vita e allora bisogna chiedere scusa e non cercare un altro colpevole a cui metterla a quel posto, mi hai insegnato che l’amore non può essere virtuale e gli abbracci stringendosi forte forte nella carne vanno dati, che di baci ci si deve consumare e uno dato male, frettolosamente, senza sentimento è meglio non darlo, che leggere è bellissimo, ti apre la mente e ti fa crescere e viaggiare senza bisogno di cibo e di aerei, che la storia va studiata perché è dai fatti e da chi ci è passato prima di noi che possiamo imparare ed evolverci, che un padre può essere padre sempre nonostante una separazione perché mille sono i modi per essere accanto ai figli e nessuno ha il diritto di toglierti questo privilegio … ma lo devi volere, che la vita va vissuta e devi essere un genitore felice della tua stessa vita per poterlo essere poi con i tuoi figli, che se vuoi essere chiamato padre o madre quel titolo che vale più di una corona te lo devi sudare e guadagnare … ma poi è per sempre, oltre la tua stessa vita ! E allora … oggi non potevo che onorarti vivendo la mia vita a pieno, guidando tutto il giorno la tua macchina, riempiendomi gli occhi della bellezza del mondo, circondandomi dell’affetto degli amici, conoscendo persone straordinarie dall’immensa statura umana e professionale, … vivendo, vivendo anche per te …