Saverio Tutino / L’occhio del barracuda – attivalamemoria

Saverio Tutino / L’occhio del barracuda

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 18,00

L’occhio del barracuda
Autobiografia di un comunista
Milano, Feltrinelli, 1995 – Collana Serie bianca
pp. 288

 

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Descrizione

Saverio Tutino
L’occhio del barracuda
Autobiografia di un comunista
Milano, Feltrinelli, 1995 – Collana Serie bianca
pp. 288 – euro 18,00

Il barracuda è un pesce tropicale vigile e nervoso, che si sposta continuamente a mezz’acqua per scoprire una preda o un pericolo. L’occhio attento rivolto sopra e sotto, o anche dietro di sé, il barracuda vaga tra scogli e fondali con guizzi repentini; se cade in una rete o è preso all’amo si difende, scoprendo una doppia fila di denti aguzzi e battendosi energicamente, fino a riuscire spesso a liberarsi.
Una simile chiave esistenziale sembra animare, dalla Serra alla Sierra, dalla montagna partigiana a quella guerrigliera, l’autobiografia di Saverio Tutino che ha vissuto come un pesce nell’acqua la realtà di tutti i movimenti della sua epoca, dalla Cina all’Algeria, da Cuba al Cile, dall’Argentina al Nicaragua, con il cuore sempre legato all’Italia e alla Francia, paesi suoi per nascita e adozione.

1 recensione per Saverio Tutino / L’occhio del barracuda

  1. Marco

    Questo non è un libro per tutti, ci tengo a dirlo subito.
    Non pensate che sia una lettura semplice, perché non lo è: ma se volete conoscere una parte straordinaria di storia recente, osservata da un punto di vista privilegiato e inedito; se volete conoscere da vicino l’uomo Saverio Tutino, fondatore dell’Archivio dei diari, il giornalista, il militante, lo scrittore, il padre…e tantissime altre cose, beh, allora potete iniziare a leggere questo testo.
    E’ un libro molto complesso, che rispecchia non a caso la complessità della personalità di Tutino, la sua poliedricità, la sua capacità di analisi e di riflessione. Per me è stato un libro straordinario, perché ho studiato e amato gli anni di cui Tutino parla: lui li ha vissuti, incredibilmente, in prima persona, è stato parte attiva di quella Storia con la S maiuscola che ragazzi come me hanno letto soltanto sui libri di scuola. Un osservatore raffinato delle dinamiche politiche e sociali del secondo Dopoguerra, strepitoso conoscitore di Cuba e dell’America Latina, esperto di servizi e pratico analista. Con queste pagine si entra nella vita dell’uomo, nelle sue paure, nei limiti, nelle sue straordinarie qualità, nei suoi dolori più intimi e nei suoi sogni più belli e contagiosi. Ma soprattutto si guarda, attraverso “gli occhi del barracuda”, ad un futuro che Tutino non solo immagina, ma anticipa, delineando nella parte finale del libro quella che possiamo considerare la sua eredità: un uomo che ha vissuto dentro alle rivoluzioni più importanti del Secolo breve e che si è reso conto, alla fine del proprio cammino, che l’unica vera rivoluzione può compiersi soltanto dentro ad ognuno di noi, in quello che lui definisce “il firmamento del vissuto”: la memoria delle singole persone.

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