Clelia Marchi / Gnanca na busia – attivalamemoria

Clelia Marchi / Gnanca na busia

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 14,00

Gnanca na busia
Il romanzo di una vita scritta su un lenzuolo
prefazione alla prima edizione di Saverio Tutino
postfazione di Vinicio Capossela
Milano, Il Saggiatore, 2024
pp. 96

 

46 disponibili

Descrizione

Clelia Marchi
Gnanca na busia

Il romanzo di una vita scritta su un lenzuolo
prefazione alla prima edizione di Saverio Tutino
postfazione di Vinicio Capossela
Milano, Il Saggiatore, 2024
pp. 96 – € 14,00

Gnanca na busia è il racconto dell’esistenza, semplice eppure straordinaria, della contadina mantovana Clelia Marchi, che decise di scrivere i ricordi di settant’anni di vita su un lenzuolo. La testimonianza unica di un mondo rurale oggi così remoto e incomprensibile, racchiuso nelle parole della più umile dei suoi esponenti.

«Care Persone Fatene Tesoro Di Questo Lenzuolo Chè C’è Un Pò della Vita Mia.» Così si apre la storia narrata da Clelia Marchi: sette decadi, molte fatiche, un solo grande amore. Una storia che la donna inizia a scrivere dopo la morte del marito, prima su quaderni e fogliacci e quindi su un lenzuolo bianco del proprio corredo, per poi donarlo all’Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano perché ne trattenga e tramandi la memoria. Una storia fatta di miseria e guerra, di polenta e lavoro nei campi, di muri crivellati da proiettili, di paura del nemico e del padrone, ma anche di amore: per gli otto figli, quattro cresciuti e quattro perduti, e soprattutto per un ragazzo dagli occhi azzurri, conosciuto a quattordici anni e sposato a diciotto. Una storia di piccole cose e grandi avvenimenti, di passioni intense e lutti insuperabili, narrata tutta di fila lungo 184 righe numerate attorno a un solo imperativo: gnanca na busia, non dire mai nemmeno una menzogna.

Arricchito dalla postfazione di Vinicio Capossela, questo libro è diventato negli anni un classico contemporaneo: un racconto di sé che si fa terapia e, insieme, ritratto di un’epoca. Traccia scritta del desiderio tutto umano di essere letti nella nostra essenza più sincera.

Clelia Marchi è nata a Poggio Rusco (MN) il 19 aprile 1912 e vi è morta il 6 marzo 2006. Il suo lenzuolo-libro è conservato presso l’Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano (AR) in una stanza del Piccolo museo del diario.

 

Informazioni aggiuntive

Peso 216 g

1 recensione per Clelia Marchi / Gnanca na busia

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    da Il Fatto Quotidiano 30/04/2024 – Davide Turrini
    “Gnanca na busia”, il romanzo di una contadina scritto su un lenzuolo è il libro più importante del 2024
    “Chissà cosa ne pensate dei miei scritti; ma io li ò scritti per mè, e non per offendere nessuno, le ò scritto come il mio cuore mi dettò sempre dal vero”. Scrive così Clelia Marchi, con tutte le coniugazioni del verbo avere senza h, quando sta per concludersi il suo Gnanca na busia – Il romanzo di una vita scritto su un lenzuolo (IlSaggiatore). E in un’epoca in cui il romanzo autobiografico è diventato cibo masticato a priori, lingua e struttura sintattica preconfezionate per inseguire precisi target di riferimento, il racconto dell’esistenza della contadina mantovana vissuta nel Novecento (1912-2006) con la sola seconda elementare offre una boccata creativa di aria fresca e di straordinaria, quanto involontaria, innovazione formale.
    Sempre così chini e meccanici a ripetere e ricercare la migliore lingua possibile, la più traducibile, la più esportabile, ecco che il flusso ininterrotto di tribolazione e rassegnazione, di dolore e atavica forza vitale della Marchi – 184 righe riportate con un pennarello su un lenzuolo a due piazze del proprio corredo matrimoniale – diventa una testimonianza libera, sincera ed eticamente pura.
    Continua a leggere: https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/04/30/gnanca-na-busia-il-romanzo-di-una-contadina-scritto-su-un-lenzuolo-e-il-libro-piu-importante-del-2024/7531573/

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